Misura 1.40 Biodiversità: tutela e ripristino
La misura ha come obiettivo il supporto alla gestione delle attività di pesca artigianale delle Aree Marine Protette (AMP) e dei Siti Natura 2000 della Regione Campania, sviluppando e potenziando allo stesso tempo la consapevolezza ambientale, la partecipazione e l’integrazione degli operatori della pesca, attori principali nella tutela ambientale, in tutte le azioni destinate a mantenere e favorire la biodiversità.
La misura è articolata in due “pacchetti di lavoro” – work packages (WPs):
WP1 (SZN, CNR-IRBIM, UniNA Federico II)
Caratterizzazione spaziale e temporale delle attività della flotta di pesca campana nei Siti Natura 2000 e nelle AMP della Regione (Regno di Nettuno, Punta Campanella, Santa Maria di Castellabate, Costa degli Infreschi e della Masseta), includendo anche la pesca ricreativa e quella illegale, attraverso l’analisi e l’acquisizione di informazioni sui prelievi e sull’impatto della pesca sulle specie commerciali, su quelle protette e su quelle sensibili.
Parte del WP è dedicata alla mappatura dello sforzo di pesca su piccola scala nei siti interessati, principalmente facendo riferimento alle attività di pesca artigianale, integrando i dati con incontri ed interviste ai pescatori, ed allo sviluppo di una cartografia di dettaglio degli habitat prioritari come quelli delle praterie di Posidonia oceanica o del coralligeno. L’esplorazione di sistemi organizzativi innovativi per la pesca artigianale nelle AMP è parte integrante del processo volto al miglioramento gestionale dell’intera filiera. In particolare è prevista la redazione di un piano di gestione per la pesca del polpo (Octopus vulgaris) e la partecipazione attiva dei pescatori nella raccolta di dati qualitativi e quantitativi sul pescato.
Promozione della sostenibilità della pesca nei siti Natura 2000 e nelle aree protette, stimolando e formando gli operatori sui principi della sostenibilità e sull’acquisizione di “buone pratiche” di pesca come l’utilizzo di attrezzi selettivi.
Sono valutati l’impatto e la selettività di alcuni attrezzi da pesca artigianale sugli habitat bentonici per fornire indicazioni utili sulla loro reale efficacia.
Tra gli obiettivi della misura, sono programmate mostre itineranti nei borghi marinari per restituire alle comunità residenti gli aspetti del patrimonio materiale e immateriale della pesca, anche attraverso il recupero di materiali iconografici sulla pesca tradizionale. Ciò contribuisce alla conservazione dell’identità marinara dei pescatori, consente di costruire la base per azioni di sensibilizzazione dei cittadini attraverso un approccio partecipativo e permette di incentivare l’interesse dei visitatori verso questi siti implementando così l’offerta turistica.